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Cronaca

Abbandona rifiuti speciali in due strade nel Napoletano: denunciato un cittadino

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Non si ferma il pugno duro del Comandante Colonnello Antonio Piricelli verso chi commette crimini ambientali. Dopo la denuncia di un cittadino per furto, gestione di rifiuti non autorizzata, abbandono di rifiuti, trasporto illecito di rifiuti ed assenza dei formulari, il sequestro dell’autocarro finalizzato alla confisca e le sanzioni elevate per circa 6000 Euro, La Polizia Locale di Casandrino, nell’ambito dei controlli di monitoraggio del territorio finalizzato a reprimere e contrastare vari fenomeni tra cui il fenomeno della “TERRA DEI FUOCHI”, ha avviato un’attività di indagine per risalire ad un cittadino che aveva abbandonato sul territorio e precisamente in due strade rifiuti speciali.

Sono stati acquisiti i fotogrammi delle telecamere installate in zona. Dagli accertamenti si è risaliti al proprietario del veicolo il quale è stato invitato a presentarsi al Comando di Polizia Locale per indagini di Polizia Giudiziaria. Inoltre il veicolo utilizzato è risultato essere privo dell’assicurazione. Da quanto è stato rilevato, il cittadino ha commesso il reato di abbandono di rifiuti speciali in due strade diverse.

Sono state contestate violazioni per quanto posto in essere in dispregio alle normative vigenti in materia ambientale Dlgs 152/2006, reati ipotizzati abbandono di rifiuti ed assenza dei formulari. Elevate sanzioni per la mancata copertura assicurativa.

L’inquinatore ambientale ha minacciato gli Ufficiali ed Agenti presenti per far sì che gli stessi non procedessero ad elevare le sanzioni previste e per questo è stato denunciato a piede libero per il reato di minaccia a Pubblico ufficiale. Continua l’attività di monitoraggio del territorio anche in altri settori

Cronaca

Pompei, dichiara un calo del fatturato per avere fondi Covid: imprenditore nei guai

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La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, per un totale di € 71.024, nei confronti del titolare di una ditta individuale di Pompei. L’uomo è indagato per indebita percezione di erogazioni pubbliche e per responsabilità amministrativa da reato.

Il soggetto, operante nel settore floristico, al fine di percepire i fondi previsti per il Covid-19, avrebbe falsamente indicato, per via telematica, un calo nel fatturato durante il periodo della pandemia, requisito necessario per ottenere quei fondi.

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Cronaca

Denise Pipitone, la madre a ‘Chi l’ha visto?’: “Abbiamo scoperto cimici in casa mia, erano ancora funzionanti”

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In occasione dell’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto?’ Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel settembre 2004 a soli 4 anni, ha denunciato la presenza di cimici in casa sua a Mazara del Vallo.

In particolare la donna ha rivelato i dettagli del ritrovamento di due dispositivi di ascolto occultati all’interno delle prese elettriche della sua abitazione. Le cimici sono state rinvenute nell’androne e in cucina. Ecco quanto ha spiegato Piera Maggio:

“Quando le abbiamo trovate erano caldissime, probabilmente funzionanti. Erano installate dentro le prese, una l’abbiamo trovata in una presa nell’androne e l’altra nella famosa cucina dalla quale Denise è uscita prima di scomparire”.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta per violazione della privacy, nonostante non si escluda il coinvolgimento delle autorità giudiziarie in indagini precedenti. “Se le cimici vengono installate per un’indagine, devono avere un inizio e una fine. Ben vengano se le hanno installate per indagare, perché la mia famiglia non ha mai avuto nulla da nascondere. Ora bisogna capire se c’era una regia, se qualcuno ha ascoltato per chissà quanto tempo ciò che si è detto in questa casa”, ha sostenuto la Maggio.

Poi, ha aggiunto: “Alcune in passato le abbiamo trovate in stanze private”.

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Cronaca

Torre Annunziata, reddito di cittadinanza agli affiliati alla camorra

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Stamattina, i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, nei confronti di sette persone indagate, a vario titolo, per truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche e omessa comunicazione delle variazioni di informazioni ai fini della revoca o riduzione del reddito di cittadinanza.

Affiliati ai clan di camorra percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio 2021 e settembre 2022, per un importo complessivo pari a circa 16mila euro. 

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